Libri da leggere: il grande Meaulnes
Invito a leggere, chi non l’avesse ancora fatto, questo amabile romanzo francese del 1913, che trasuda di realismo poetico tedesco, forse assorbito a Sedan nello scontro francoprussiano.
Ma non solo Theodor Storm : le descrizioni notturne, infatti, non nascondono i loro lasciti a letture romantiche e alla passione per il bizzarro meraviglioso.
Nello stesso anno, 1913, T. Mann pubblica “ Morte a Venezia”, con cui posso trovare analogie nel tema della OSSESSIONE, sebbene con ben altri significati metaforici.
In questo semplice e trascinante romanzo le illusioni perdute, la linea d’ombra conradiana( 1917), la condizione umana come angosciata dall’incapacità di assaporare il raggiungimento dei propri aneliti, si mescolano ingenuamente con le avventure alla Ferenic Molnar e alle esperienze formative e iniziatiche salingeriane.
Il grande Meaulnes di Alain-Fourier toglie il respiro per la levità con cui affronta i temi dell’amicizia, dell’amore, della famiglia, della insoddisfazione, della ossessione, senza mai scendere in puerili sconfinamenti.
Un romanzo imperfetto che non nasconde le sue debolezze e, anzi, le trasforma in una forza narrativa sognante a cui tutto è permesso.
Quanti di noi ritroveranno quello spirito giovanile testardo a cui tutto è concesso e in cui le piccole vicissitudini quotidiane acquistavano e si ammantavano di mitologici significati: con poche e decise rappresentazioni, lo Zingaro, Meaulnes e Francois, l’Io narrante, sono ritratti come caratteri tipici dell’Uomo che non ha ancora notato i fili che muovono quel teatro di marionette che è il mondo.